Sopra quel tavolo le nostre mani si sono poggiate, operose a tratti, per alcune settimane.
Le nostre risate si sono perse tra una bottiglia di qualcosa e una di qualcos’altro.
I nostri riflessi più o meno abbronzati tra i bicchieri a volte pieni, a volte vuoti.
Sotto quel tavolo calci involontari, sospiri canini, rifugio, porto sicuro per gambe affamate e zampe smarrite.
E comunque alla fine c’è il caffè. Non si scappa. E poiché siamo da Panos, è un caffè greco. Di quelli che bisogna aspettare e che poi ti puoi divertire a leggere i fondi. Storie nella storia, sogni nella tazza.
E quindi? E quindi niente, il punto è che quando fai un lavoro che ti piace sei sempre in vacanza.